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La scelta della Principessa Europa dimostra l’importanza che diamo alla tradizione europea, nata dai classici greci e latini. Sono le antiche tradizioni che ci hanno fatto diventare quello che siamo oggi. Senza le civiltà classiche, non avremmo potuto avere una lingua o una cultura moderna. Grazie ai miti greci, ripresi poi anche dai latini, siamo diventati degli esseri umani a tutto tondo: esseri non solo in grado di riuscire a sopravvivere, ma anche capaci di esprimere il nostro pensiero, i nostri sentimenti. I grandi filosofi greci e latini, ci hanno insegnato ad amare, a pensare e a concepire l’idea di democrazia e libertà. È a loro, dunque, che dedichiamo la nostra scelta.

Il nome “Direzione Europa”, invece, è stato pensato per esprimere la direzione verso la quale siamo rivolti: un’Europa in grado di fondere tutte le parti del continente, da oriente ad occidente, eliminando ogni forma di divisione che ci ha caratterizzato fino ad oggi.
I colori scelti per rappresentarci sono il giallo e il blu ossia i colori ufficiali della bandiera dell’Unione Europea. Essa nacque nel 1955 con l’intento di creare un senso di unione e perfezione dei popoli. La bandiera, infatti, rappresenta, attraverso le stelle, i dodici popoli d’Europa (partecipanti o meno alla costruzione del continente) su uno sfondo blu del cielo d’occidente. Esse, proprio come i segni dello zodiaco rappresentano unità, tradizione e pace.
Allo stesso modo, anche noi abbiamo voluto ricreare quest’unione tra la tradizione e ciò che l’Europa è oggi, ma soprattutto, tra la tradizione e ciò che l’Europa dovrà essere domani.

LA LEGGENDA

Un’antica leggenda narra di una principessa fenicia che, con la sua bellezza, fece innamorare il potente Zeus. La giovane Europa, infatti, era solita recarsi sulla spiaggia per raccogliere fiori insieme alle sue compagne e un giorno Zeus la vide. Per non spaventare la ragazza, sfruttò il suo potere e si trasformò in uno splendido toro bianco dalle corna a mezzaluna. Vedendolo Europa lo accarezzò e gli salì in groppa. All’improvviso il toro si mise a correre verso il mare fino a raggiungere l’isola di Creta, dove Zeus riprese le sue sembianze per unirsi alla sua bella principessa. Nel frattempo il padre di Europa, Agenore, re dei Fenici, mandò i figli Cadmo, Fenice e Cilice a cercarla per il mondo, con l’ordine di non ripresentarsi in Fenicia senza la sorella. Alla fine però si dovette rassegnare alla prepotenza del Re dell’Olimpo. A Creta intanto, si concluse l’avventura di Europa e Zeus dalla quale nacquero Minosse, Radamanto e Serpedonte mentre la Principessa decise di sposare Re Asterione, sovrano di Creta. Alla sua morte, Europa venne onorata come una Dea e Zeus ricreò la forma del toro bianco nelle stelle che oggi compongono la Costellazione del Toro.